Un diciottenne è stato ritrovato legato mani e piedi davanti ad un campo rom, dopo aver vissuto un vero e proprio incubo.
Il caso di sequestro a Torino accaduto il mese scorso, si è ripetuto seppur con una vittima differente a Roma, dove un diciottenne bosniaco è stato ritrovato legato mani e piedi davanti ad un campo rom. I retroscena di quanto accaduto sono agghiaccianti. Stando alle prime indagini condotte dalle autorità, le quali si sono servite anche delle testimonianze dei familiari della vittima, hanno infatti delineato una situazione pregressa piuttosto complicata, con una possibile ritorsione ad aver dato origine a tutto ciò.

Ragazzo di 18 anni sequestrato e picchiato
Come riportato da Il Messaggero, un ragazzo di 18 anni di nazionalità bosniaca è stato trovato legato mani e piedi davanti ad un campo rom. Il ritrovamento del giovane è stato segnalato dai vigili del Gruppo Spe (Sicurezza pubblica emergenziale) con i colleghi del IV Gruppo Tiburtino.
Sono infatti stati proprio loro, ad averlo slegato dalle fascette a cui era stato legato per chissà quanto tempo. Il giovane ha affermato di essere riuscito a mettersi in fuga dal container in cui era stato sequestrato.
Al suo interno è stata trovata una donna di circa 62 anni, la quale si è presentata come nonna del ragazzo. Prendendosi inoltre lei, la responsabilità delle percosse inflitte al diciottenne. Lui stesso però, ha dichiarato che l’anziana non è realmente sua nonna, ma colei che lo ha cresciuto insieme al marito.
I genitori biologici del ragazzo avevano affidato il loro figlio alla coppia di anziani, all’età di circa quattro mesi.
Ipotesi ritorsione
Oltre ai dettagli sul legame di parentela delineato dall’anziana signora, la donna ha raccontato di una certa abitudine alle liti in famiglia. Il marito dell’anziana avrebbe infatti denunciato il diciottenne per lesioni, motivo per cui l’ipotesi più accreditata porta ad un pestaggio per ritorsione.
I vigili hanno trovato il giovane con i pantaloni abbassati, e questo potrebbe portare a pensare che sia stato addirittura oggetto di abusi. La vittima ha rivelato, come “ultimo” dettaglio, di essere stato picchiato fino a svenire, per poi risvegliarsi in un altro luogo.